Il marrone fresco può essere consumato sia crudo che cotto, si suggerisce di lasciare asciugare il prodotto possibilmente al sole per alcuni giorni prima di consumarlo per esaltare il sapore e la dolcezza del prodotto.
Il metodo più semplice è conservarli in frigorifero, nello scomparto per frutta e verdura (a circa 2–3 °C), all’interno di sacchi traspiranti come quelli di iuta o carta. Così si mantengono fino a circa un mese.
È una tecnica tradizionale che consiste nel lasciare i marroni immersi in acqua a temperatura ambiente per 9 giorni. Nei primi 4 giorni si cambia metà dell’acqua ogni giorno, dal 5° al 9° giorno si cambia tutta l’acqua quotidianamente, eliminando i frutti che affiorano (spesso deperiti). Dopo l’ammollo, i marroni vanno asciugati bene e possono essere conservati in frigorifero o in sacchi traspiranti per circa 2–3 mesi.
Sì! Dopo averli lavati, asciugati e inciso (soprattutto se pensi di arrostirli), puoi riporli in sacchetti per congelatore. In freezer si conservano fino a 12 mesi, a seconda delle fonti. Anche i marroni già cotti (lessati o arrostiti) possono essere congelati per circa 6 mesi una volta raffreddati.
Un’opzione efficace è l’essiccazione: dopo averli lavati, stendili al sole (o in forno a bassa temperatura) per diverse settimane o mesi, mescolandoli spesso, finché risultano disidratati. A questo punto puoi conservarli in contenitori ermetici per circa 12 mesi.
il metodo della ricciaia. In passato si accumulavano i marroni ancora chiusi nei ricci in cumuli, ricoperti con materiale vegetale umido (foglie, felci…) che favoriva una lieve fermentazione, mantenendoli freschi per diversi mesi.